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Sintesi dei risultati principali ottenuti con la banca dai AIRIPA di più di 1800 casi di DSA valutati con la WISC-IV



Sommario

L’articolo presenta una sintesi dei risultati principali ottenuti dall’esame dello studio multicentrico che ha portato progressivamente alla costituzione di una banca dati relativa a quasi 2.000 casi con diagnosi di DSA valutati con la batteria WISC-IV che permette di ottenere non solo un QI totale, ma anche quattro Indici, relativi alla Intelligenza Verbale (ICV), alla Intelligenza Non Verbale (IRP), alla Memoria di Lavoro (IML) e alla Velocità di Elaborazione (IVE) e due Indici più generali, rispettivamente di Abilità Generale (IAG) e di Competenza Cognitiva (ICC). I risultati principali di questa indagine sono i seguenti:

a) la struttura fattoriale dell’intelligenza valutata attraverso la WISC-IV può essere considerata, in prima istanza, sovrapponibile a quella dei bambini a sviluppo tipico, ma presenta elementi di specificità con minori saturazioni del fattore g da parte degli Indici processuali e soprattutto dell’IVE;

b) con riferimento ai livelli di prestazione, considerando la struttura classica a quattro fattori della WISC-IV, i DSA presentano un profilo tipico con ICV e IRP (costitutivi dell’Indice di Abilità Generale, IAG) chiaramente superiori a IML e IVE (costitutivi dell’Indice processuale ICC);

c) questa discrepanza può essere utilizzata come supporto alla diagnosi;

d) può essere particolarmente appropriata, nel caso dei DSA, una descrizione dell’intelligenza in termini di punti di forza e di debolezza e un riferimento allo IAG come indice generale;

e) usando l’indice IAG risulta che la proporzione di DSA che presenta QI > 130 è maggiore che nel campione di standardizzazione (mentre, se si considera il QI totale, la proporzione è inferiore);

f) la debolezza dei bambini con dislessia in memoria di lavoro riguarda maggiormente lo Span in Avanti, e relativamente meno lo Span Indietro;

g) le diagnosi ICD-10 prevalenti dei centri considerati riguardano DSA misti e disturbo di lettura, ma ci sono anche casi con disturbo di scrittura e calcolo;

h) questi sottogruppi presentano molte somiglianze, ma anche alcune specificità;

i) all’interno della popolazione con DSA si possono rinvenire sottogruppi con discrepanza fra QI verbale e non verbale, con differente frequenza e con peculiarità rispetto al genere;

j) un modello bifattoriale conferma, nel caso dei DSA, un predominio dei fattori specifici rispetto al fattore g. Il presente lavoro è inoltre integrato da un’analisi originale di confronto fra i profili intellettivi WISC-IV di casi con DSA con un QIT inferiore a 90 o superiore a 110 che mostra come la discrepanza fra IAG e ICC abbia valore diagnostico soprattutto per i bambini ad alto QIT.

 

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